Un connubio fra Svezia e Stati Uniti ha dato origine a una cartuccia di particolare interesse nel tiro a lunga distanza pur se richiede molta attenzione nella ricarica per figurare al meglio.
di Emanuele Tabasso
L’onda delle ha portato risultati oltremodo interessanti, ma un’impostazione di bossolo con parametri differenti si è messa in concorrenza con fare perentorio. Per non cadere nel manicheo di qua tutto bene e di là tutto male razzoliamo con animo indagatore sui motivi che hanno mosso nel recente passato gli studi di cartucce con camera a polvere corta e di sezione più ampia.
Le finalità divergono già all’origine e i nuovi studi hanno privilegiato in maniera pressante la precisione intrinseca mentre prima era la potenza a dominare la scena, sempre con un’elevata precisione e l’impiego di proiettili pesanti, in termini venatori e da bersaglio.